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domenica 7 marzo 2010

ALDO (A)BUSI – DOVREBBE ESSERE MANDATO SU UN' ALTRA ISOLA … L’ASINARA!

Rieccoci a parlare di Aldo Busi … In seguito alle numerose richieste e segnalazioni giunteci sulla nostra casella e-mail dopo l’articolo pubblicato nel post di febbraio (vedere link a destra), abbiamo deciso di riprendere l’argomento e di continuare la nostra battaglia. Noi del Nucleo Quadraro Cinecittà, abbiamo deciso di sposare appieno la causa che vuole il sig. Busi fuori dal programma televisivo “L’isola dei famosi”. Ci continuiamo a domandare, infatti, come sia possibile che un simile soggetto sia ancora libero di apparire tranquillamente sugli schermi televisivi. In più noi chiediamo che sia fatta piena luce sulle affermazioni fatte dallo scrittore sulla pedofilia, anche e soprattutto in sede giudiziaria. Affermazioni gravissime e molto pericolose, che non sono mai state né smentite né rivedute dal Busi. Per questo invitiamo tutti i cittadini ad inviare email di protesta all’indirizzo internet de “L’isola dei famosi” isola@rai.it , affinché venga immediatamente espulso dal programma.

Dobbiamo smettere di essere spettatori passivi e far sentire forte la nostra voce. Il canone Rai viene pagato da noi, ed è con quello che viene “stipendiato” Aldo Busi. Non che sulle emittenti private un simile schifo possa essere tollerato, ma che addirittura gli si dia spazio sulle reti statali finanziate dai contribuenti è troppo! Tralasciando (nostro malgrado) gli atteggiamenti e il linguaggio vergognoso che il Busi utilizza regolarmente nel programma (vedere i filmati in cui “tocca il c…” dei concorrenti o utilizza di continuo volgari riferimenti sessuali), specie in prima serata e quindi anche di fronte ai più piccoli, perché su questo argomento andrebbe rivista la quasi totalità della televisione italiana, noi speriamo che certi deprecabili episodi non passino più come semplice spettacolo da audience. Ci vorrebbero lobotomizzati a subire il loro modo di fare spettacolo, pronti ad applaudire a comando o a fischiare a loro piacimento, fagocitando tutto nel nome dello share e del profitto. Ma sulla pelle dei nostri bambini, non permetteremo di incidere i loro conti correnti. Scandaloso è pure il fatto che nessuno né parli. Né stampa, né radio né ovviamente la televisione. Tranne un coraggioso presentatore radiofonico, nulla è stato fatto per portare allo scoperto questo schifo. Solo su internet si può leggere qualcosa. A proposito… Quasi dimenticavo. Il famoso video incriminante in cui Aldo Busi esternava certe porcherie al Costanzo Show e che “misteriosamente” era scomparso dalla rete, è riapparso ancor più “misteriosamente” da un giorno all’altro. Mistero della “tele”.

P.S.
Documentarsi è la prima arma che abbiamo per non subire inermi ogni sorta di abuso. Per difendere noi stessi, i nostri cari, le idee e i valori in cui crediamo e per i quali viviamo e lottiamo. Andate a leggere i link che postiamo nuovamente, affinché ognuno di voi sia pienamente consapevole delle motivazioni che animano la nostra battaglia.

http://denunciapedofilia.spazioblog.it/ (il testo integrale dell’articolo di Busi apparso sulla rivista “Babilonia” nel 1996 dal titolo “Scusi, mi dà una caramella?”)

http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2009/08/pedofilia-maurizio-costanzo-aldo-busi-vittorio-sgarbi-e-lon-giovanardi-cosa-successe-nel-lontano-1996/ (da cui è stato tratto l’articolo)
http://forum.radicali.it/content/omofobia-e-pedofobia-le-due-facce-della-stessa-medaglia (da galera)
http://www.soschild.org/modules.php?name=News&file=article&sid=446 (da piangere)
http://www.youtube.com/watch?v=cmHRZwLZavA&feature=PlayList&p=A4B8C9050FC965B8&playnext=1&playnext_from=PL&index=31 (l'unico video che circolava fino a pochi giorni fa)

scritto da "ACCIO"
-NUCLEO QUADRARO CINECITTA'-

sabato 27 febbraio 2010

NO ALLA PEDOFILIA - ALDO BUSI E LE SUE ALLUCINANTI TEORIE


Questa mattina in una radio sportiva, il noto conduttore M.C. portava coraggiosamente alla ribalta, in seguito alle numerose segnalazioni fatte dagli ascoltatori alla redazione radiofonica, l’agghiacciante episodio che vede protagonista il “signor” Aldo Busi. Il fattaccio riguarda una gravissima affermazione a sfondo pedofilo che il Busi ha pronunciato durante una puntata del programma “Maurizio Costanzo Show: Uno contro tutti, tutti contro uno”, risalente al 1996. Durante la puntata lo scrittore lombardo, omosessuale dichiarato, esternò un proprio pensiero che già da tempo avvalorava su “Babilonia”, una rivista omosessuale. Il Busi si impegnava a spiegare che c’erano due tipi di “pedofilia”, quella buona e quella cattiva.
Nello specifico, citando le parole dal Corriere della Sera del 15 dicembre 1996: -“Non vedo nulla di scandaloso se un ragazzino compie atti sessuali con una persona più grande” ha detto Busi nel corso della trasmissione, rivelando che sarebbe stato più volte contattato da alcuni genitori che gli avrebbero “affidato” i loro figli giovanissimi … non è peccato se un ragazzino consenziente fa una "sega" ad un adulto …”-.
Alcuni giorni dopo sempre sul Corriere della Sera, gli venne concesso nuovamente spazio per chiarire meglio il suo pensiero. Aldo Busi ci tenne a specificare che per pedofilia “buona” intendeva quella che aveva per “oggetto” i ragazzini di età superiore ai 14 anni (come se a quell’età si possa avere la maturità sufficiente per intraprendere rapporti di natura sessuale con un adulto) e di conseguenza, per pedofilia “cattiva” lo scrittore intendeva quella “criminale organizzata”, che ha per vittime i bambini di età inferiore. Come se le colpe e le intenzioni di chi volesse avere rapporti sessuali con un quattordicenne siano diverse da quelle di chi volesse averne con un bambino di 10 anni. Non ci deve essere distinzioni tra “pedofilia” e “efebofilia”: entrambi sono esempi di “Parafilia”, cioè quell’istinto compulsivo che spinge un adulto verso un bambino non ancora sessualmente sviluppato (pedofilia) o verso un ragazzino sessualmente sviluppato (efebofilia), ed entrambi sono crimini immorali e illegali! Qui non si sta parlando di corpi pronti geneticamente per procreare, quando si parla di pedofilia si intende in un modo più ampio, quei bambini e ragazzini non maturi, non pronti per avere un rapporto sessuale con un adulto o anziano. Le affermazioni di Busi sono le stesse che oggi verrebbero giustamente considerate un inneggiamento alla pedofilia culturale. E continuando, sempre sul noto quotidiano, attaccò anche la Chiesa, condannandola, affinché i suoi dogmi morali non fossero più da intralcio per la libertà sessuale. Dopo aver esposto le sue allucinanti teorie in un programma molto popolare, come il Maurizio Costanzo Show, e dopo essere stato attaccato dalla Chiesa e dalle diverse testate giornalistiche, alcune delle quali gli diedero anche spazi per poter rivedere le sue teorie, anche il TG4, condotto da Emilio Fede, in una fascia oraria di massima visibilità, gli concesse la possibilità di "riformulare", per la terza volta, il suo concetto.
Era il 13 dicembre 1996 e Aldo Busi invece, confermò le sue tesi: “Io sono per la sessualità del bambino” e aggiunse: “Sì, i bambini sono sanamente perversi”.
Dopo le terribili affermazioni fatte, un vespaio di polemiche venne sollevato, al punto che l’attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, l’On. Carlo Giovanardi, ospite durante quella puntata assieme anche a Vittorio Sgarbi, inviò numerose lettere di protesta e prese una netta posizione di contrasto nei confronti di Aldo Busi, condannandone fermamente le dichiarazioni.
Fin qui il ricordo della triste cronaca. Ora è d’obbligo soffermarci a riflettere su alcuni punti fondamentali.
Come qualcuno di voi forse ricorderà, lo scrittore monteclarense, nel 2003 partecipò al programma televisivo di Canale 5 “Amici” di Maria De Filippi in qualità di insegnante di cultura generale e di comportamento. Ora ce lo ritroviamo come “naufrago” nella trasmissione “L’isola dei famosi”. Mi chiedo come sia possibile.
Nel corso della nostra storia recente, purtroppo, sono stati molti (troppi) gli episodi di “mala-scuola”, che hanno avuto come protagonisti negativi non i soliti deficienti bulli, ma coloro che dovrebbero appartenere alla categoria di educatori e formatori della futura gioventù italiana. E così le cronache quotidiane si sono riempite di porno-professoresse, di maestre d’asilo che picchiano i neonati, di bidelli impazziti o peggio ancora di insegnanti che abusano dei propri alunni, dalle università agli asili nido.
Questi turpi soggetti, sono tutti chi più chi meno, sotto processo o quanto meno sono stati sospesi e allontanati dal loro lavoro. Aldo Busi al contrario, sette anni dopo quelle dichiarazioni, venne chiamato ad insegnare comportamento e cultura agli alunni del noto programma televisivo: allucinante.
Ma non finisce qui. Da tempo si combatte giustamente una battaglia per punire chi bestemmia in televisione, nello sport e nelle manifestazioni pubbliche, affinché certe deprecabili cattive abitudini vengano definitivamente e finalmente estirpate dal nostro vocabolario quotidiano. Numerosi sono gli esempi al riguardo, dai reality show fino alle partite di calcio, in cui i concorrenti venivano tempestivamente eliminati o gli atleti severamente puniti con pesanti squalifiche. Allora perché non applicare la stessa linea di condotta anche con chi si macchia di simili affermazioni come il Busi? Non me ne vorrà il Buon Dio, ma la pedofilia (anche solo verbale) è un reato ben più grave delle imprecazioni sacre. E invece ci ritroviamo tranquillamente in prima serata, sui nostri teleschermi, un soggetto che inneggia molto chiaramente alla pedofilia, cercando di motivarla attraverso deliranti distinzioni anagrafiche. Distinzioni e teorie che fino ad oggi non sono mai state smentite dal diretto interessato. Distinzioni e teorie che non possiamo accettare, ma solo condannare. Ora basta. Siamo stufi di questi pseudo artisti che dietro alla loro natura di radical-chic da quattro soldi, mascherano le loro perversioni e depravazioni, dalla droga fino alla pedofilia. La cosa inquietante è che il video in cui lo scrittore cianciava dal palco del Costanzo nazionale sembra essere sparito dalla rete, come se la gente non avesse memoria o documentazioni alternative. Altro che il Grande Fratello di George Orwell. Roba da far rabbrividire. E incazzare. Evidentemente le “lobby” pedofile sono più radicate e potenti di quel che sappiamo. Fatevi pure un giro su internet, tra organizzazioni per l’amore verso i ragazzini e manifestazioni di candele dai balconi, giornate per l’orgoglio pedofilo fino alle ignobili pagine su facebook. E dopo esservi sentiti male, rivolgete il vostro pensiero ai vostri figli, nipoti e a voi stessi. Un solo messaggio deve passare. Chi si macchia di crimini verso i minori, non deve essere capito, ma severamente punito. NO ALLA PEDOFILIA!

-ACCIO-
NUCLEO QUADRARO CINECITTA’

Di seguito pubblico i link usati come fonti:

http://denunciapedofilia.spazioblog.it/ (il testo integrale dell’articolo di Busi apparso sulla rivista “Babilonia” nel 1996 dal titolo “Scusi, mi dà una caramella?”)

http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2009/08/pedofilia-maurizio-costanzo-aldo-busi-vittorio-sgarbi-e-lon-giovanardi-cosa-successe-nel-lontano-1996/ (da cui è stato tratto l’articolo)

http://forum.radicali.it/content/omofobia-e-pedofobia-le-due-facce-della-stessa-medaglia (da galera)

http://www.soschild.org/modules.php?name=News&file=article&sid=446  (da piangere)

http://www.youtube.com/watch?v=cmHRZwLZavA&feature=PlayList&p=A4B8C9050FC965B8&playnext=1&playnext_from=PL&index=31 (il video incriminante)